In evidenza: Primo Incontro AITEB — Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino

L’Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino (AITEB) è nata due anni fa con…

Creme a base di nitrito di sodio e acido citrico per i condilomi ano-genitali

sodium nitrite ointment

L'applicazione di creme a base di nitrito di sodio e acido citrico due volte al giorno si è dimostrata più efficace del placebo nel trattamento dei condilomi della zona ano-genitale.

 

"Per la ricerca futura, l'estensione della durata del trattamento potrebbe migliorarne significativamente l'efficacia. Questo trattamento potrebbe essere testato su aree più resistenti, ad esempio nella terapia delle verruche palmo-plantari, dove una formulazione più potente potrebbe essere meglio tollerata e rivelarsi anche più efficace" hanno scritto su JAMA Dermatology il Dr. Anthony Ormerod, della University of Abeerdeen in Scozia, e colleghi.

La più alta delle tre dosi testate (6% nitrito di sodio e 9% acido citrico per due volte al giorno) è stata anche l'unica ad ottenere miglioramenti statisticamente significativi rispetto a placebo. I condilomi sono scomparsi nel 31% dei pazienti del gruppo assegnato al dosaggio più alto (P = 0,01), stando ai risultati del trial randomizzato.

Le dosi più basse, impiegate in due dei quattro gruppi, erano pari a 3% nitrito di sodio e 4,5% acido citrico per due volte al giorno e 6% nitrito di sodio con 9% acido citrico una volta al giorno.

I 299 pazienti, con condilomi esterni in numero variabile da 2 a 50, hanno applicato le due creme localmente, prima la crema al nitrito di sodio e poi quella all'acido citrico, amalgamandole durante l'applicazione. "Il nitrito di sodio reagisce con l'acido citrico per formare monossido di azoto", hanno spiegato i ricercatori.
I pazienti hanno applicato le due creme per un periodo di 12 settimane.

L'endpoint primario, ossia la risoluzione completa a 12 settimane dall'inizio del trattamento, è stato osservato in 22 dei 70 pazienti appartenenti al gruppo che ha ricevuto il dosaggio più alto (31%). I tassi per gli altri gruppi si sono attestati al 14% nel gruppo placebo, 15% nel gruppo a dose minima e 23% nel gruppo a dose media, ma le differenze non sono state significative.

I ricercatori hanno fatto notare che il tasso di guarigione del 31% è assimilabile al tasso di cura totale del 37% riportato in un'analisi sistematica di trial clinici per l'imiquimod.

Il tasso di guarigione è stato inferiore alle aspettative, ma i ricercatori hanno scritto che se le future formulazioni facessero uso di una concentrazione più alta di principi attivi o anche di nanoparticelle in grado di assicurare un più alto dosaggio i risultati potrebbero essere molto diversi.

Gli effetti collaterali riportati dai pazienti sono stati numerosi in tutti e tre i gruppi trattati, con un'incidenza del 92% nel gruppo che ha ricevuto il dosaggio più alto e del 78% nel gruppo che ha ricevuto il dosaggio più basso. Il gruppo placebo ha avuto un tasso di incidenza di effetti collaterali riportati del 55%. L'effetto collaterale più comune è stato il prurito.

I tassi di effetti collaterali gravi sono stati del 2% nel gruppo placebo, 26% nel gruppo a basso dosaggio, 17% nel gruppo a medio dosaggio e 40% nel gruppo ad alto dosaggio. Il 10% dei pazienti nel gruppo ad alto dosaggio si sono ritirati dallo studio a causa degli effetti collaterali insorti a seguito del trattamento.

Lo studio è stato finanziato da ProStrakan, con il contributo di Origin Pharmaceuticals. Il Dr. Ormerod ed altri autori hanno rapporti commerciali di vario tipo con ProStrakan.

 

Riferimenti:

JAMA Dermatology, Aprile 2015