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Un derivato della vitamina B riduce il rischio di sviluppare ulteriori tumori cutanei

vitamin b3

Un prodotto economico a base di vitamina B3, disponibile senza ricetta, ha dimostrato di poter ridurre significativamente il rischio di sviluppare ulteriori tumori cutanei in pazienti ai quali è già stato diagnosticato un tumore cutaneo diverso dal melanoma. Il prodotto in questione è il nicotinammide, assunto oralmente nella dose di 500 mg due volte al giorno.

 

"Questa è la prima prova evidente che siamo in grado di ridurre i tumori della pelle utilizzando una semplice vitamina e provvedendo ad un'adeguata protezione della pelle" ha commentato una delle autrici dello studio, la Dr.ssa Diona Damian, professoressa di Dermatologia alla Dermatology University di Sydney. "È un metodo sicuro, economico e adesso è pronto per essere adottato al livello clinico", ha proseguito.

I tumori cutanei non-melanoma sono i tumori più diffusi al mondo. In Australia, è quattro volte più diffuso di qualsiasi altro tipo di cancro e interessa più di metà della popolazione nel corso della propria vita.

I risultati dello studio australiano ONTRAC ("Oral Nicotinamide to Reduce Actinic Cancer") sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa, tenuta prima dell'assemblea annuale 2015 della American Society of Clinical Oncology (ASCO).

I risultati pubblicati oggi mostrano che i pazienti che hanno assunto nicotinammide, nella dose di 500 mg due volte al giorno per 1 anno, hanno mostrato una riduzione del 23% in termini di nuove diagnosi di tumore cutaneo non-melanoma, rispetto al gruppo placebo (P = .02). In particolare, le nuove diagnosi di carcinoma a cellule basali sono diminuite del 20%, quelle di carcinoma a cellule squamose del 30%, e quelle di cheratosi attiniche del 13%.

Durante l'anno di durata dello studio, i pazienti nel gruppo placebo hanno sviluppato una media di 2,5 nuovi casi di tumore della pelle, mentre quelli del gruppo nicotinammide hanno avuto una media di 1,77 nuovi casi di tumore.

"Grazie a questo studio, abbiamo portato alla luce un metodo molto semplice e poco costoso per aiutare le persone a evitare ulteriori diagnosi di alcuni tra i tumori della pelle più comuni", ha commentato il presidente della ASCO, Dr. Peter Yu, che è direttore della ricerca sul cancro presso la Palo Alto Medical Foundation. Durante la conferenza stampa, il Dr. Yu ha descritto questa ricerca come un "grosso passo avanti" nel campo della prevenzione.

Nei soli Stati Uniti, a circa 5 milioni di persone ogni anno viene diagnosticato un tumore cutaneo non-melanoma.

 

Pazienti ad alto rischio di tumore cutaneo

 

Lo studio è stato condotto in due centri di trattamento terziario a Sydney, dal 2011 al 2014. Ha coinvolto 386 pazienti che avevano avuto almeno due tumori cutanei non-melanoma negli ultimi 5 anni (la media era di 8 tumori della pelle, ma un paziente aveva 52 lesioni) e che per questo venivano considerati come ad alto rischio. "La popolazione dello studio riflette il tipo di pazienti tipicamente rilevato nell'ambito delle cliniche oncologiche", hanno osservato i ricercatori, nello studio l'età media era di 66 anni (fascia d'età da 30 a 90 anni) e due terzi dei pazienti erano uomini. Molti pazienti presentavano anche patologie concomitanti in corso: malattie cardiache, artrite, ipertensione e malattie polmonari croniche.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale al gruppo vitamina o al gruppo placebo e successivamente sottoposti a controllo dermatologico ogni 3 mesi. I ricercatori hanno sottolineato come i tassi di interruzione siano stati simili nei due gruppi e come non ci siano state differenze clinicamente rilevanti nella percentuale di eventi avversi verificatisi nei due gruppi. "Nicotinamide è stato molto ben tollerato", ha detto la Dr.ssa Damian, "e non si sono verificate interazioni con gli altri farmaci che i pazienti stavano assumendo".

"I benefici della nicotinammide cominciano a vedersi dopo i primi 3 mesi" ha proseguito la Dr.ssa Damian, "ma vengono perduti velocemente non appena il paziente sospende l'assunzione della vitamina". Nei 6 mesi successivi allo studio, cioè quando i pazienti avevano già sospeso il trattamento ma erano ancora sottoposti al monitoraggio dermatologico, l'insorgenza di nuovi tumori cutanei è stata simile nei due gruppi. "È necessario continuare il trattamento, per trarne dei benefici", ha concluso.

Nicotinamide "rappresenta una nuova opportunità di prevenzione contro il cancro della pelle non-melanoma, un'opportunità che è facilmente traducibile nella pratica clinica", hanno scritto i ricercatori.

Essi ipotizzano che la nicotinammide abbia protetto i pazienti dallo sviluppo di ulteriori tumori cutanei, in due modi: aumentando la riparazione del DNA nelle cellule danneggiate dalla luce solare e prevenendo la soppressione immunitaria nella pelle esposta alla luce ultravioletta.

Il Dr. John Lear, del dipartimento di Dermatologia del Salford Royal Hospital nel Regno Unito, ha convenuto che lo studio è "molto interessante e promettente nell'ambito della ricerca per la prevenzione dei tumori cutanei, poiché propone una terapia semplice che potrebbe essere facilmente tradotta in pratica clinica, con una conseguente riduzione significativa di tumori della pelle e cheratosi attiniche".

Tuttavia, il Dr Lear ha sottolineato che lo studio è stato condotto su di un numero relativamente piccolo di pazienti e che la popolazione australiana, ad alto rischio, potrebbe non essere rappresentativa rispetto ad altre popolazioni, specialmente quelle che vivono in luoghi del pianeta con una ridotta esposizione solare. Ha inoltre aggiunto che "è sorprendente vedere una tale riduzione del numero dei carcinomi baso-cellulari dopo un così breve periodo di tale trattamento, poiché questi spesso si sviluppano molti anni dopo l'esposizione ai raggi ultravioletti che li ha causati".

 

Nessuna indicazione per la popolazione non a rischio

 

Durante la conferenza stampa, la Dr.ssa Damian ha sottolineato che questa ricerca dimostra i vantaggi di nicotinamide in pazienti che già soffrono di tumori cutanei. Alla domanda su come questo tipo di prevenzione potesse essere applicato alla popolazione generale, ha risposto dicendo che "non ci sono dati sufficienti in merito, per poter formulare una raccomandazione in qualsiasi senso". È possibile che la nicotinammide sia in grado di ridurre il rischio di sviluppare tumori cutanei in genere, ma "per il momento non si sa ancora nulla al riguardo", ha aggiunto il moderatore, Dr. Gregorio Masters.

La Dr.ssa Damian ha invece sottolineato l'importanza delle misure di protezione dai raggi solari.

Lo studio ha ricevuto finanziamenti dall'Australia National Health and Medical Research Council. La Dr.ssa Damian non ha rivelato alcun rapporto finanziario rilevante. Due coautori dello studio hanno rivelato di avere contratti di consulenza in corso, con diverse società farmaceutiche.

 

Riferimenti:

American Society of Clinical Oncology (ASCO) 2015 Annual Meeting: Abstract 9000