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Consumatori confusi sulla scelta della protezione solare

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Un nuovo studio suggerisce che la maggior parte delle persone è consapevole di quanto sia importante proteggere la propria pelle dal sole, ma si trova tuttavia confusa su come scegliere la giusta protezione solare o sulla quantità di protezione solare da utilizzare.

I ricercatori hanno esaminato i pazienti di una clinica dermatologica nel corso dell'anno passato e hanno scoperto che quasi tutti avevano acquistato un crema solare nel corso del 2013. Meno della metà, tuttavia, è stata in grado di identificare correttamente i termini presenti sulle etichette, che indicano il livello di protezione del prodotto rispetto al rischio di cancro della pelle e di scottature.

"Gli acquirenti dovrebbero essere alla ricerca di due cose sulle etichette della protezione solare", ha detto l'autore principale dello studio, Dr.ssa Roopal Kundu, ricercatrice presso la Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago.

"Dovrebbero cercare protezioni solari 'ad ampio spettro', che significa che il prodotto protegge dai raggi ultravioletti A (UVA) e raggi ultravioletti B (UVB)".

Inoltre, i consumatori "dovrebbero fare attenzione al valore SPF", che sta per 'fattore di protezione solare' e misura l'efficacia del prodotto in termini di protezione dai raggi UV.

"La cosa importante è trovare una protezione solare ad ampio spettro e con un SPF di almeno 30, che sia bene tollerata dall'individuo e che possa essere riapplicata ogni due ore, quando ci si trova all'aperto", ha fatto notare la Dr.ssa Kundu.

"Se il soggetto passa molto tempo in acqua", ha aggiunto la Dr.ssa Kundu "è importante anche che la protezione solare sia resistente all'acqua".

Per verificare la comprensione dei criteri di scelta della protezione solare, Kundu e colleghi hanno esaminato 114 pazienti che hanno visitato la loro clinica dermatologica tra giugno e agosto 2014.

La maggior parte dei pazienti era bianca. Secondo il rapporto pubblicato il 17 giugno su JAMA Dermatology, circa tre quarti dei soggetti non avevano ricevuto diagnosi di tumore cutaneo e circa due terzi hanno dichiarato di non avere una storia familiare di questo tipo di patologie.

Solo il 29% ha dichiarato di applicare la protezione solare ogni giorno e solo il 5,3% ha riferito di riapplicarla durante il giorno, ogni giorno.

Circa il 55% dei partecipanti ha dichiarato di leggere l'etichetta prima di acquistare una protezione solare e le cose più comuni alle quali hanno dichiarato di fare attenzione sono state il valore SPF, la formulazione per pelli sensibili, la resistenza all'acqua e al sudore e infine il prezzo.

Quando i ricercatori hanno mostrato ai pazienti un'etichetta tipica e hanno chiesto loro di interpretarla, il 92% ha detto che le creme solari con alto SPF proteggono contro le scottature, mentre il 72% ha detto che proteggono contro il cancro della pelle.

Tuttavia, quando ai pazienti sono state poste domande a risposta aperta su come determinare se una crema solare protegga contro il cancro della pelle, solo il 38% ha identificato correttamente il valore SPF o il termine 'ad ampio spettro' nell'etichetta.

Interrogati sulla quantità di protezione solare necessaria, il 55% dei pazienti ha risposto correttamente che la quantità appropriata è di circa 45 ml, l'equivalente volumetrico di un bicchiere da shot.

I ricercatori hanno anche mostrato ai partecipanti un design sperimentale per le etichette, che utilizza un sistema di valutazione a stelle, con valori compresi fra un e quattro, per indicare la protezione UVA e che indica il fattore di protezione UVB in termini di valore SPF. Con questo nuovo tipo di etichette, la maggior parte dei pazienti è stata in grado di identificare correttamente il livello di protezione.

"Lo studio ha mostrato che i consumatori sono in grado di interpretare un sistema di valutazione della protezione UVA (come quello a stelle), che fornisce maggiori informazioni sulla quantità di protezione UVA fornita da una crema solare", ha commentato Kundu.

"Sebbene sia incoraggiante il fatto che molte persone sono in grado di leggere correttamente le etichette dei solari, nella confezione non sono contenute informazioni cruciali, ossia quelle che riguardano la protezione dai tumori cutanei", ha detto il Dr. Steven Wang, dermatologo presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di Basking Ridge, nel New Jersey .

"La principale informazione che manca nelle etichette dei solari è la quantità di crema da utilizzare", ha proseguito il Dr. Wang, che non è stato coinvolto nello studio.

Il consiglio migliore è quello di applicare due mani di crema solare e riapplicare il prodotto ogni dure ore.

"Durante la prima applicazione, infatti, la maggior parte delle persone tende a tralasciare alcune aree", ha fatto notare il Dr. Wang. "Ecco perché è possibile scottarsi in certe parti del corpo, anche quando si usa una protezione solare. La seconda passata copre l'intera superficie in maniera molto più affidabile".

 

Riferimenti:

JAMA Dermatology online, 17 giugno 2015. doi:10.1001/jamadermatol.2015.1253