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Misurare la dipendenza dall'abbronzatura

tanning-dependenceLe ultime ricerche hanno confermato che l'abbronzatura al chiuso può dare assuefazione. Tuttavia, le misure di dipendenza più comunemente utilizzate non sono state ancora ben convalidate.
Obiettivo
Lo scopo dello studio è stato quello di esplorare le caratteristiche psicometriche di ciascuna misurazione, confrontando tra loro la Scala modificata Cut-down (ridurre il consumo), Annoyed (rabbia), Guilty (sensi si colpa), Eye- opener (“apre gli occhi”) (mCAGE), quella modificata del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali — quarta edizione — Testo rivisto (mDSM-IV-TR ) e la Scala della Patologia dell'Abbronzatura (TAPS) per quanto riguarda questa dipendenza. Infine, vengono fornite le raccomandazioni per la ricerca e la pratica.
Metodi
Questo studio ha previsto un sondaggio cross-sezionale online e ha coinvolto alcune studentesse universitarie dai 18 ai 25 anni. La principale variabile di risultato è stata la dipendenza dall'abbronzatura misurata attraverso le scale mCAGE, mDSM-IV-TR e TAPS.
Risultati
La consistenza interna delle sottoscale di TAPS è stata buona, mentre è stata bassa per mCAGE e mDSM-IV-TR tranne quando i loro elementi sono stati combinati. C'è stato un chiaro accordo tra mCAGE e mDSM-IV-TR. Inoltre, l'analisi fattoriale di TAPS ha confermato l'attuale struttura a quattro fattori. Tutte le scale sulla dipendenza dall'abbronzatura si sono correlate significativamente l'una con l'altra. Allo stesso modo, la maggior parte delle scale di dipendenza si sono correlate significativamente con altre misure di atteggiamenti e comportamenti nei confronti dell'abbronzatura. Tuttavia, la tolleranza delle sottoscale TAPS non si è correlata significativamente con nessun altra misura di comportamento e ha avuto i più bassi autovalori e la più bassa affidabilità interna.
Conclusione
Sulla base dei dati e della letteratura esistenti, raccomandiamo un uso continuato delle misurazioni di dipendenza dall'abbronzatura: infatti, potrebbe essere necessario un intervento per circa il 5% delle ragazze universitarie che secondo le misurazioni tendono ad avere un atteggiamento di dipendenza e, inoltre, devono essere monitorati costantemente gli individui che riferiscono i sintomi di questo comportamento.

Storia della pubblicazione:

Titolo: Measurement of tanning dependence

Rivista: Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology. doi: 10.1111/jdv.12243

Autori: C.J. Heckman, S. Darlow, J.D. Kloss, J. Cohen-Filipic, S.L. Manne, T. Munshi, A.L. Yaroch, C. Perlis

Affiliazioni:Cancer Prevention and Control Program, Fox Chase Cancer Center Department of Psychology, Drexel University, Philadelphia, PA, USA Department of Psychology, Ithaca College, Ithaca, NY, USA Cancer Prevention and Control Program, The Cancer Institute of New Jersey, New Brunswick, NJ, USA Gretchen Swanson Center for Nutrition, Omaha, NE, USA

Abstract:
Background Indoor tanning has been found to be addictive. However, the most commonly used tanning dependence measures have not been well validated. Objective The study's purpose was to explore the psychometric characteristics of and compare the modified Cut-down, Annoyed, Guilty, Eye-opener Scale (mCAGE), modified Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders — Fourth Edition — Text Revised (mDSM-IV-TR) and Tanning Pathology Scale (TAPS) measures of tanning dependence and provide recommendations for research and practice. Methods This study was a cross- sectional online survey with 18- to 25-year-old female university students. The main outcome variable was tanning dependence measured by the mCAGE, mDSM-IV-TR and TAPS. Results Internal consistency of the TAPS subscales was good but was poor for the mCAGE and mDSM-IV-TR, except when their items were combined. Agreement between the mCAGE and mDSM-IV- TR was fair. Factor analysis of the TAPS confirmed the current four-factor structure. All of the tanning dependence scales were significantly correlated with one another. Likewise, most of the tanning dependence scales were significantly correlated with other measures of tanning attitudes and behaviours. However, the tolerance to tanning TAPS subscale was not significantly correlated with any measure of tanning attitudes or behaviours and had the lowest subscale internal reliability and eigenvalues. Conclusion Based on the data and existing literature, we make recommendations for the continued use of tanning dependence measures. Intervention may be needed for the approximately 5% of college women who tend to be classified as tanning dependent across measures. Monitoring of individuals reporting tanning dependence symptoms is warranted.